A cavallo del 1800 al seguito delle armate napoleoniche comparvero per la prima volta nella nostra regione nuove formazioni musicali utilizzate per istillare, con la loro musica marziale, coraggio e ardore nei soldati.
Queste formazioni "alla turca" toccarono immediatamente la fantasia della popolazione civile della Valle di Fiemme tanto che nel 1796, tra i trofei di guerra più ambiti vi furono una tromba e un tamburo strappati ai francesi e riportati a Cavalese dai miliziani della Comunità.
Pur se lentamente per la difficile reperibilità di strumenti musicali a Cavalese siincominciarono a formare quei gruppi di musicanti destinati poi a diventare il nucleo delle future bande (una parola che diventerà di uso corrente verso la fine dell'800). Nel 1807, ad esempio, in occasione di una Messa celebrata a Cavalese dal Conte d'Arz parteciparono alla celebrazione anche alcuni "musici".
Solo più tardi si può incominciare a parlare di Banda vera e propria è infatti dal 1820 in poi che i musicisti dilettanti incominciano a partecipare con regolarità alle manifestazioni civili e religiose del paese come attestano alcune richieste di contributi purtroppo ora perdute ma che i bandisti più anziani ricordano conservate presso la sede della Banda fino agli anni `50.
Poco si sa delle attività della Banda in quei primi anni anche perchè gran parte dell'archivio comunale di quel tempo è andato distrutto in un incendio.Certamente si trattava di una formazione musicale molto diversa da quella che conosciamo oggi; minore era il numero di suonatori e diversi (oltrechè malridotti) erano gli strumenti utilizzati.
Nel 1858 è ricordata una delibera (andata distrutta) riguardante la Banda (allora denominata "Società Filarmonica"); vi si parla di contribuzioni ma anche di statuti segno che la Banda era già una Associazione ben radicata nel paese.
Da questo punto in poi le notizie sulla Banda incominciano a farsi più frequenti. Nel 1879 viene organizzata una serata di ballo allo scopo di raccogliere i fondi per l'acquisto di un berretto per i bandisti.
Già pochi anni dopo (siamo nel 1885) la Banda può sfoggiare la nuova divisa, il cui aspetto ricorda le tenute militari di gala in uso in quegli anni.
Il primo Maestro (siamo nel 1884) di cui si ricorda il nome fu Alessandro Gualaccini a cui seguì Luigi Divan.
Nel 1889 in applicazione di una legge Imperiale viene inviato a Trento lo Statuto della "Banda Sociale Musicale" nel quale si legge che scopo della Societàè di : "coltivare e diffondere l'amore per l'arte musicale e di farla apprendere il meglio che sia possibile ai Soci effettivi; di offrire grati passatempi, di concorrere al maggiore sviluppo dell'istruzione".
Come si vede si tratta di scopi che la Banda, a più di un secolo di distanza, ancora persegue.
Da un antico registro d'appello si evince che negli anni a cavallo del 1900 chi non partecipava alle prove era costretto a pagare una multa segno dell'importanza che si dava al presenziare alla vita dell'Associazione.Nel 1903 la Banda partecipa ad un concorso bandistico a Trento dove vince la medaglia d'oro; il successo si ripete in seguito ad Arco nel 1909.
Arriva poi la Grande Guerra: molti giovani vengono richiamati sotto le armi e il fronte stesso si ferma a pochi chilometri di distanza.
Ovviamente la Banda dopo aver cercato di resistere alle difficoltà deve sciogliersi.
Con il passaggio all'Italia l'Associazione pur fra il disorientamento per il "rebaltòn" riprende la sua attività superando tutte le difficoltà del dopoguerra e del periodo fascista fino a tradizione riprendendo la denominazione e la struttura di una Banda Sociale.
Nel 1992 Valentino Proietti sostituisce Angelo Settili alla presidenza dell'Associazione.
Mentre nel 1993 dopo quasi vent'anni di servizio il Maestro Adriano Deflorian lascia il posto di direttore musicale al maestro prof. Ezio Vinante.
Nel 1993 con il contributo del Comune di Cavalese, la Banda abbandona la divisa per adottare il tipico costume fiamazzo, segno che il quando non arriva la II Guerra Mondiale ad imporre un altro scioglimento.
Al termine del conflitto la Banda risorge nuovamentee abbandonando il carattere di Società mantenuto dalle origini diventa Banda Comunale. Il Comune stipendia il Maestro (il siciliano Sebastiano Orvieto) acquista le divise e provvede alle spese correnti.
È del 1959 la prima apparizione televisiva della Banda, essa partecipa al programma "Microfono in piazza".
Durante gli anni `60 il complesso, come molti altri in Trentino, attraversa un periodo di difficoltà e addirittura si scioglie; poi, su iniziativa di alcuni volonterosi (fra i quali il futuro Presidente Angelo Settili) il complesso musicale rinascee ritorna alla rinnovamento iniziato negli ultimi anni non perde di vista le tradizioni di Cavalese e dei suoi abitanti.
Nel 1996 la presidenza della Banda passa a Roberto Ghetta e nel 2000 a Raffaele Vanzo.
Dal 2002 al 000 la Banda Sociale di Cavalese è presieduta da Federico Politi, a seguire
dal 2021 dalla nuova presidentessa Trettel Cecilia.
In questi ultimi anni importanti trasferte sono state effettuate dalla Banda in Italia e all'estero: Serra de' Conti (Ancona), Bobingen (Germania), Volkermarkt (Austria) Timbò (Brasile), cittadina dello stato di Santa Catarina fondata nel lontano 1869, abitata prevalentemente da emigrati trentini, ed ultima (aprile 2003) Genazzano (sui colli romani).
Attualmente la Banda è composta da circa 50 elementi con portabandiera, mazziere e 6 vallette.